Il carnevale di Viareggio, dopo quello di Venezia, è il più conosciuto in Italia. Presente sulle scene da più di 140 anni, si contraddistingue dagli altri per il suo carattere pungente e satirico, e per fare dei politici, delle figure di spicco della televisione e dei temi sociali i soggetti dei suoi carri.
Carnevale di Viareggio: come nascono i carri
È proprio dalla società contemporanea che i carristi, per presentare un’idea vincente ed essere ammessi alla sfilata del Corso, prendono spunto. Il Presidente americano vince sempre, così come i politici italiani e i temi scomodi, come immigrazione, violenza sulle donne, bullismo e le riflessioni del Papa.
Ecco come nascono i soggetti che si vedono sfilare per il centro città: a tavolino, con fogli e matite, e giorno dopo giorno prendono forma, fino al momento più atteso, il concorso, e se lo vincono saranno tra gli ammessi.
I bozzetti che vengono esaminati dalla Commissione ogni anno sono molti, ma sono quelli che rispettano tutti i punti del regolamento e che illustrano anche i costumi delle varie maschere che apriranno e chiuderanno il carro hanno speranza di essere selezionati. Una volta aggiudicatisi il “sì”, i carristi possono mettersi all’opera e realizzare i loro carri, grazie al finanziamento ricevuto.
Il risultato è il carnevale di Viareggio, che edizione dopo edizione si conferma uno degli avvenimenti più attesi e importanti della Versilia.
Carnevale di Viareggio: Burlamacco, la maschera della città
Durante i giorni dell’evento, è Burlamacco, la mascotte della manifestazione, ad aprire le danze, e a salutare con grande affetto il pubblico, sfilando insieme alla sua partner Odina, la donna che vuol rappresentare l’altra faccia della medaglia della città: non solo il carnevale, ma anche il mare!
Carnevale di Viareggio: non solo maschere, ma anche birra
Al carnevale di Viareggio, ovviamente, non mancano poi gli stand enogastronomici, dov’è possibile assaggiare i prodotti tipici della cucina locale e la birra al farro, il cui inventore, Roberto Gianarelli, è stato ospite durante l’edizione 2016 della kermesse, in occasione degli aperitivi del Corso.
Una birra particolare questa, che difficilmente si riesce a trovare all’Oktoberfest di Monaco, ma spulciando qualche locale fuori dal Theresienwiese, il parco dove si svolge l’evento, magari ci si imbatte in un biergarten che la include nel suo menù.